Sulla soglia di un nuovo anno, la domanda che più frequentemente sentiamo ripetere è sempre la stessa, inesorabile. Quali tendenze prenderanno forma nei prossimi mesi?
Sorvolando sulle questioni personali, come “animali sociali” siamo tutti inevitabilmente interessati a conoscere le tendenze e gli atteggiamenti che interessano un gran numero di persone.
Tanto nell’abbigliamento quanto per il tempo libero, così come nell’arredamento e nella scelta dei viaggi, anche se non lo ammettiamo non vediamo l’ora di scoprire le tendenze più influenti (fosse anche per evitarle e distinguerci!).
E oggi, grazie ai dati aggregati provenienti dalle ricerche di milioni di utenti nel mondo, sono gli stessi volumi di ricerca a indicarci quali saranno le tendenze che la nostra vita online – sempre più spesso corrispondente a quella reale – incontrerà nel 2023.
Ecco allora un riassunto degli highlights più interessanti che abbiamo scovato tra i report delle più grandi piattaforme online.
Tech Trends: AI e Web3
Non ci sorprende vedere in testa a tutte le tendenze in ambito digitale l’applicazione delle tecnologie di intelligenza artificiale a un numero sempre più ampio di settori. Dopo alcuni anni di sperimentazione in “laboratorio”, il 2023 sembra essere l’anno in cui questa tecnologia finalmente esploderà e diventerà mainstream.
L’uso di applicazioni come DALL•E o Midjourney e, soprattutto, il buzz di discussioni senza precedenti creato dal lancio di ChatCPT, il chatbox di OpenAI, nelle ultime settimane ne è la dimostrazione più lampante.
E si è già creata una dicotomia tra chi mette subito in pratica queste potenzialità, ad esempio nell’ottimizzazione di campagne ADV su Meta e Google Analytics 4 o nella creazione di contenuti social (ecco il post di Capodanno di Mulino Bianco, con una discussione piuttosto accesa nei commenti 🔥 sulla questione del copyright delle immagini generate artificialmente). E chi si concentra a riflettere sullo scenario rivoluzionario ma ancora nebuloso che ci aspetta, tanto sulle questioni etiche o accademiche quanto sugli sconvolgimenti di business causati da un uso “popolare” di AI sofisticate.
Allo stesso modo, molti esperti profetizzano che il 2023 sarà l’anno in cui aziende e consulenti inizieranno a prendere sul serio l’integrazione del cosiddetto Web3 (cioè i sistemi di blockchain, NFT e criptovalute) nell’ecosistema del marketing di massa.
Tendenze stili di vita: moda, arredamento, sostenibilità
Spostandoci dallo scenario digitale a quello delle abitudini “reali” (e già marcare questa differenza la dice lunga su quanto la tecnologia ormai influenzi l’interezza della nostra vita), un report molto interessante da sfogliare è il Pinterest Predicts 2023. Basandosi sui volumi di ricerca degli utenti e sulla frequenza di parole chiave ricorrenti, gli analisti di Pinterest sono in grado di suggerire tendenze che magari non vediamo ancora, ma sono suggerite da azioni reali degli utenti online. Una situazione fluida in cui Internet influenza la realtà che a sua volta getta l’esca per i trend online: la normalità di oggi.
Ecco allora tra le tendenze più interessanti (o curiose) nel campo della moda. Stili molto femminili (ma applicati genderless) e dettagli eterei come pizzi e tulle, frange e particolari luccicanti, inclusi sticker per il viso o brillantini per i denti. Così come look ispirati agli anni 2000 e che si richiamano alle Romantic Comedies o alla Science Fiction di Matrix.
Per quanto riguarda il modo di arredare la casa, negli anni post pandemia sempre più rifugio e setting delle nostre attività quotidiane, largo alle esperienze SPA nel bagno. Oppure al recupero di mobili vintage mixati con nuove tecnologie o di oggetti fai-da-te (soprattutto collage, poster o decorazioni di carta) inseriti in contesti eccentrici.
Infine, un ruolo assolutamente primario continuerà a rivestirlo la sostenibilità, declinata in ogni sua applicazione. Dai viaggi, sia per quanto riguarda le destinazioni che per le modalità (ad esempio, un lento viaggio in treno) all’attenzione per l’impatto delle attività digitali sulle emissioni inquinanti. Fino alla riscoperta di attività all’aria aperta da preferire ad altri, più sedentari, atteggiamenti nocivi per la salute e per l’ambiente (inclusi gli appuntamenti romantici!).
Diritti, salute, lavoro e acquisti: addio alle abitudini
E anche per tutto quello che riguarda le questioni più “serie”, che intrecciano inevitabilmente le volontà di ognuno con le regole e le limitazioni imposte dalla società, le tendenze sono chiare. È sempre più pressante il desiderio di imporre un cambiamento a livello politico per garantire più libertà individuali.
Sempre Pinterest, ad esempio, segnala l’interesse per il cambiamento verso una genitorialità nuova dal punto di vista del genere e una maggiore attenzione per gli aiuti psicologici eventualmente necessari ai neo genitori. Allo stesso modo, le alternative alla tradizionale terapia conversazionale sono in aumento (sostituite da pratiche esperienziali come l’arte espressiva, la musicoterapia o l’art journaling).
Se ci spostiamo nel campo del lavoro (e diamo un’occhiata alle previsioni 2023 di LinkedIn), notiamo subito che alcune tendenze già esplose alla fine della pandemia si consolideranno. Sono ad esempio la preferenza verso modalità di lavoro ibrido o nomade. O ricerca di equilibri più sani tra carriera e passioni personali (e di conseguenza il richiamo del quiet quitting). E anche la disillusione definitiva nei confronti dei miti delle grandi compagnie Tech, dei meccanismi e algoritmi che le hanno rese grandi e dei loro fondatori-eroi (la parabola di Elon Musk è, in questo, esemplare).
Tendenze di acquisto 2023: flessibilità!
E per quanto riguarda le abitudini di acquisto? Il report Commerce Trends 2023 di Shopify evidenzia come gli acquisti online, a partire dal primo anno della pandemia, siano aumentati del 77% ogni anno successivo. Un’accelerazione forzata di innovazione e adozione del commercio digitale che ha anticipato le previsioni di almeno 5 anni. Oggi, di fatto, fare acquisti, lavorare e socializzare online è diventato un fatto comune. Ma anche se nel 2022 il 20% degli acquisti totali mondiali sono passati da un ecommerce, dopo anni di chiusure e restrizioni le persone desiderano connessioni significative in tutti gli aspetti della vita, compreso il commercio. I negozi fisici rendono possibili questi punti di connessione tra commercianti e clienti, vendita online e offline.
Tra recessioni e inflazione, con una guerra ancora viva in Europa, le sfide del 2023 dovranno portare i brand a rispondere aggiungendo flessibilità ai loro prodotti, servizi e politiche commerciali. Oggi i consumatori hanno più opzioni che mai, così come il percorso di acquisto (il “messy middle” di Google) non è mai stato così frammentato e caotico. Può avvenire vedendo un annuncio su Instagram, un influencer su TikTok, passando davanti alla vetrina di uno store fisico oppure grazie al link che arriva da un amico.
Ecco perché, per i brand che si posizionano online, a livello tecnico migliorare la User Experience del potenziale cliente è una priorità assoluta. Così come, sul versante valoriale, prendere posizione su questioni ambientali, sociali e di etica del lavoro è una scelta che arriva a influenzare fino alla metà dei consumatori di oggi.