Disse un giorno un copywriter. Che la lunghezza di un testo conti fa parte del gioco, da sempre.
Ma è ancora più vero quando si parla di un pezzo destinato al web: da un lato ci sono le statistiche social a condannare il content di Facebook che supera le 100 battute, per rimanere competitivi nella corsa al raggiungimento del massimo engagement; dall’altro i plugin Yoast ad ammonire l’articolo sotto le 300 parole in vista dell’ottimizzazione SEO. A proposito di ottimizzazione SEO, l’incubo prende vita quando ci si ritrova – senza neppure sapere bene come sia potuto succedere – a “sporcare con le proprie mani” il testo appena scritto, rovinandolo consapevolmente dal punto di vista della leggibilità per aggiungere (di nuovo) quella parola chiave proprio lì – all’inizio del paragrafo, nel titolo e almeno altre cinque volte nel corpo.
Proprio voi, che avete sempre provato piacere nell’utilizzare parole diverse, cercando di schivare le ripetizioni come la peste.
E allora?
E allora, come sempre, la risposta è semplice: affidarsi al buonsenso.
Non sarà un plugin a tarpare le tue ali di creativo
Essere sempre aggiornati su statistiche oggettive e novità per migliorare il proprio lavoro è fondamentale. Ma è bene tenere a mente che la lunghezza di un copy è una parte del tutto, ma non è tutto. Perché funzioni il contenuto deve comunque caratterizzarsi per la sua qualità.
Quindi ripartiamo dalle basi.
- Scrivere quando si ha qualcosa da dire, senza sentirsi obbligati ad allungare per raggiungere un certo traguardo di battute se non si ha nulla da comunicare.
- Less is more, anche quando si redige un testo. L’esposizione dei concetti in maniera semplice, accessibile anche ad un bambino è una buona pratica.
- Sì alle call to action – la buona narrazione rapisce, trasforma, spinge verso il compimento di un’azione. Indipendentemente che si abbia o meno un obiettivo di marketing.
- Numeri e dati aggiungono credibilità e scientificità al discorso. Lo sappiamo: se sei un copy, probabilmente percepisci statistiche e grafici diametralmente lontani da te. Ma sono comunque una parte fondamentale del discorso persuasivo.