5 regole fondamentali per un App di successo
1. Crea un app ben fatta!
Consiglio scontato? Assolutamente no. Qualche anno fa abbiamo assistito all’assalto selvaggio degli store. Tutti dovevano avere un app, tutti la dovevano fare, non si sapeva bene per cosa, l’importante era essere sullo store. Risultato? Vagonate di app inutili che replicavano le dinamiche del sito online (che non era ancora responsive) mai utilizzate.
Decidi di fare un app solo se hai, ad esempio, una funzione cruciale non replicabile dalla versione mobile del tuo sito, se vuoi poter controllare e ottimizzare al meglio l’esperienza utente, o se hai bisogno di funzioni peculiari delle app come le notifiche, l’utilizzo della fotocamera o del giroscopio
2. Falla conoscere!
Ok, hai scelto di fare l’app, se hai seguito il consiglio 1 hai anche speso abbastanza per farla, perchè assolutamente volevi che l’esperienza fosse avvolgente e completa. Perfetto! Però ora devi rimettere mano al portafoglio per fare sapere a tutti che la tua app esiste. È un errore tanto comune quanto grave non prevedere un budget media a inizio progetto, avere un buon prodotto ma non avere le risorse per lanciarlo equivale a non averlo.
Lascia perdere i media tradizionali, per cominciare ti basta affiancare allo sviluppo dell’app la creazione di una landing page nella quale presentare la tua applicazione e sulla quale indirizzare una campagna facebook e/o google, ovvero le due piattaforme più utilizzate della pubblicità online che ti permettono di mostrare gli annunci a persone che interessate alla tua app, escludendo per mezzo di filtri le persone che non lo sono, ad esempio posizionando il tuo annuncio su siti di settore che riguardano la tua app.
3. Coinvolgi i tuoi utenti
Bene, hai fatto proprio quell’app che tante persone hanno cercato, trovato e scaricato. E ora? Ora chi l’ha scaricata la sta per dimenticare, perchè oltre alla tua sul telefono ha altre 50-60 app anche se ne utilizza in media meno di 10. Per questo motivo dobbiamo tornare sulla nostra campagna di lancio e affiancarla ad una campagna di remarketing, ovvero andiamo a pescare quegli utenti che hanno già scaricato l’app ai quali dobbiamo ricordare di utilizzarla! Hai presente quando vai su Yoox a guardare delle sneakers, o su Amazon a cercare una macchina fotografica e da quel giorno ti capita spesso di rivedere proprio quei prodotti nella pubblicità su altri siti? Quello è il remarketing. Google offre una suite di ricoinvolgimento completa, che comprende l’assistenza per l’indicizzazione dell’app, la creazione di link diretti, formati e targeting ottimizzati per il ricoinvolgimento oltre a elenchi per il remarketing di facile utilizzo che si basano su dati interni e di terze parti relativi a YouTube (video guardati), Google Play (automatici) e Google Analytics (segmentazione degli utenti).
4. Concentra gli sforzi
Sono tanti i modi che può avere un app per monetizzare e quindi capire se l’app sta avendo successo o no. Nel caso di un e-commerce è importante il numero di acquisti finalizzati da quell’utente, nel caso di un gioco la vendita di bonus o livelli speciali, nel caso di un social network il numero di iscrizioni… Indipendentemente dall’obiettivo, per portare più utenti possibile a completare la conversione è importante osservare e capire il loro comportamento all’interno dell’app. Se ad esempio stai utilizzando Google per promuovere la tua app, puoi utilizzare il monitoraggio delle conversioni in-app, per poter individuare e ricoinvolgere i tuoi utenti migliori.
5. Da capo.
È passato un anno dal lancio, se è andato tutto bene a questo punto hai raccolto, misurato e analizzato una valanga di dati. Concetti come il lifetime value (LTV) degli utenti, e la sua misurazione, per te non hanno più segreti. È il momento di continuare ad ottimizzare la tua campagna per individuare chi sono, ad esempio, i tuoi clienti abituali e chi quelli occasionali. In questo modo potrai aiutare gli utenti frequenti a fare acquisti in-app oppure spingere gli utenti occasionali a installare la tua app.