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Audi, Carrera, Chupa Chups, Ford, Illy, Mercedes-Benz, Samsung, Toyota, Warner Bros. Entertainment, Yoox: cos’hanno in comune tutti questi brand?
Sono i primi in Italia a lanciarsi nell’ultima frontiera delle campagne payperclick, la pubblicità su Instagram!

L’applicazione più famosa del mondo ha infatti ceduto alle logiche del marketing e da qualche settimana consente a queste grandi aziende di poter inondare le bacheche di potenziali consumatori “in target” con i propri contenuti commerciali che, ad oggi, possono puntare, in questa prima fase, a 3 soli obiettivi di comunicazione:
– visualizzazione di video
– link al sito web di un brand o di un suo prodotto/evento
– spinta all’installazione di Mobile App

Le inserzioni possono essere visualizzate nel feed di Instagram dei singoli utenti, assieme alle consuete immagini condivise da amici, familiari e altri account abitualmente seguiti.
In tutte le inserzioni sponsorizzate troveremo sempre un’icona con la scritta “Sponsorizzata” (in alto a destra) e un pulsante di invito all’azione sotto l’immagine (al momento i pulsanti per la call to action sono solo tre: “Scopri di più”, “Installa ora” e “Compra adesso”).

E per tutti gli altri utenti che, addetti ai lavori o meno, vorranno sfruttare questo ennesimo canale che si apre alle campagne ppc?
Basta avere un po’ di pazienza! Dal 30 settembre la possibilità sarà estesa a chiunque avrà intenzione di investire budget di ogni tipo su questa piattaforma: non è infatti previsto alcun minimale di spesa.
Per creare inserzioni basterà avere attivato un account pubblicitario su Facebook, mentre al contrario è consigliabile, ma non necessario, possedere un account Instagram.

Per il resto, sebbene con diversi livelli di azione a seconda che la gestione delle campagne avvenga mediante Ads Manager, Power Editor o API Facebook, lo sviluppo e la creazione delle campagne sarà il medesimo di Facebook, garantendo agli inserzionisti un approccio soft al nuovo mezzo.
Anche la profilazione dell’audience non subirà variazione alcuna. E perché poi variare? Al momento lo strumento di profilazione di Facebook è indiscutibilmente il più potente in circolo, anche se è ancora tutta da dimostrare la sua compatibilità con l’universo Instagram.
L’interazione tra Facebook e Instagram permetterà inoltre di attivare campagne integrate tra le due piattaforme che meglio funzionano per l’adv mobile.

Infine, i formati.
Oltre al quadrato con cui siamo da anni abituati a vedere comparire le immagini sui nostri device, sarà possibile postare foto e video in formato:
– Rettangolare (“Panoramico”);
– “Carousel“: una modalità che permette di caricare gruppi di foto fino a 4, da sfogliare nello stesso post;
– Video Ads con durata sino a 30 secondi (quindi ben 15’’ in più rispetto al normale formato dei video non a pagamento);
– “Marquee”: prodotto che consente agli inserzionisti di raggiungere il massimo numero di utenti in un lasso di tempo brevissimo (da verificare la compatibilità di questa modalità con la targetizzazione degli utenti) e che può quindi essere la campagna ideale da attuare, ad esempio, prima del lancio di un film.

Se funzionerà e come reagiranno i milioni di utenti nel mondo all’intrusione dei grandi brand nei loro feed personali (il trolling* ci sembra una certezza) lo andremo a scoprire insieme nei prossimi mesi.

*Definizioni web
Con il termine troll, nel gergo di internet, e, in particolare, delle comunità virtuali, si indica una persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l’obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Trolling

Federico Menziani

Partner, Managing Director Dopo la laurea in Bocconi (2010) entra nell’area marketing di Nike Italia dove si occupa di visual merchandising e product presentation. Nel 2012 entra nella sua prima agenzia come project manager pr, seguendo clienti come Vodafone, Conad Centro Nord e Terna in attività di accounting e ufficio stampa. Nel gennaio 2013, a 27 anni, fonda VENTISETTE.